10 luglio 2023
Paziente 1) È presente un segnale d’allarme e non vengono visualizzate le classiche 15 zone di migrazione. L’unica frazione Hb che si osserva è l’Hb A che risulta quindi pari al 100%.
Questo quadro consente di ipotizzare la presenza di una δ-talassemia evidentemente allo stato omozigote: non si osserva alcuna significativa alterazione dei parametri eritrocitari e del fenotipo clinico. Si può supporre pertanto che il paziente non presenti alcun difetto β-talassemico, ma si rende comunque opportuno procedere con l’esame molecolare dei geni δ e dei geni β. L’analisi molecolare ha dimostrato la presenza della delta -talassemia [IVS-II-897 A>G; HBD:c.316-2A>G] allo stato omozigote (2) e assenza di difetti dei geni beta.
Paziente 2) In questo caso, L’Hb A2 migra verosimilmente assieme alla variante che la successiva caratterizzazione molecolare ha dimostrato essere l’Hb O-Arab: [β121(GH4) Glu>Lys; HBB:c.364G>A] (3).
L’Hb O-Arab è una variante delle catene β-globiniche descritta anche in combinazione con Hb S, Hb C, β-thalassemia e α-thalassemia in diversi gruppi etnici. Il composto eterozigote con Hb S presenta fenotipi SCD-simili. In questo Paziente possiamo con certezza escludere la presenza di β-talassemia per almeno tre motivi anche se la variante ci impedisce di valutare l’Hb A2 in quanto:
-I parametri eritrocitari non risultano significativamente alterati
-Non è presente Hb A2-X in «Z1» quindi la variante interferente è dovuta ad una mutazione di un gene β
-È presente Hb A a dimostrazione della presenza di un gene β (mentre l’altro gene risulta β )
Il Paziente è quindi portatore di Hb O-Arab allo stato eterozigote.
Paziente 3) Anche in questo caso l’Hb A2 migra verosimilmente assieme ad una variante che la successiva caratterizzazione ha dimostrato essere l’Hb Chad: [a23(B4) Glu>Lys; HBA2:c.70G>A] una variante asintomatica delle α-catene (4).
L’appartenenza di questa variante alle catene a la possiamo dedurre facilmente anche osservando il profilo elettroforetico che mostra un picco minore in «Z1». È proprio questa la situazione che si osserva quando è presente una mutazione che coinvolge uno o più geni a. Si ha infatti la formazione di una frazione ridotta dell’Hb A2, formata dalle catene a mutate con le catene δ normali (α2CHADδ2), che migra in una zona più elettro-negativa rispetto all’Hb A2-normale. Anche in questo caso, come nel Paziente 2, potremmo escludere la presenza di β-talassemia eterozigote, ma occorre valutare con attenzione:
-La quantità relativa di α-variante (5)
-La quantità relativa di Hb (5)
-I parametri eritrocitari e l’assetto marziale
Nel caso dell’interferenza prodotta da una α-variante la presenza di Hb A non rappresenta una condizione sufficiente per escludere l’associazione con β-talassemia. Pertanto l’analisi molecolare rimane l’opzione più raccomandata.
PREMESSA
Questo «caso clinico» pone l’attenzione sulle circostanze in cui l’emoglobina A2 (Hb A2) non può essere valutata, quando cioè viene a mancare il parametro principale per la diagnosi di laboratorio finalizzata alla ricerca e prevenzione dei difetti talassemici.
L’impossibilità di valutare l’Hb A2 (α2 δ2) può dipendere dalla mancata sintesi di catene δ, di catene α normali come descritto nel «Caso 11» di questo portale o dall’interferenza con altre componenti dell’emoglobina durante l’analisi quali-quantitativa dell’assetto Hb. In tal caso, l’esame di 1° livello potrebbe comunque pervenire a conclusioni presuntive, ma a condizione che siano disponibili tutti gli altri parametri indicati nelle raccomandazioni per tale livello diagnostico (1). Tali conclusioni presuntive saranno di supporto per i successivi esami di 2° livello.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE (5,6)
Il ruolo e l’importanza dell’Hb A2 nella valutazione di una condizione talassemica è resa ancor più evidente quando non si ha la possibilità di risalire alla misura di tale parametro. Tuttavia possiamo considerare che:
1. www.site-italia.org: Diagnostica di I e II livello delle Emoglobinopatie Buone Pratiche SITE, 2022.
2.Trifillis P, Ioannou P, Schwartz E, Surrey S. Identification of four novel delta-globin gene mutations in Greek Cypriots using polymerase chain reactionand automated fluorescence-based DNA sequence analysis. Blood. 1991 Dec 15;78(12):3298-305.
3.Sciarratta GV, Ivaldi G, Sansone G, Di Pietro P. Hb O-Arab [beta 121 (GH4) Glu----Lys] in Italy. Hemoglobin. 1985;9(5):513-5.
4.Boyer SH, Crosby EF, Fuller GF, Ulenurm L, Buck AA. A survey of hemoglobins in the Republic of Chad and characterization of hemoglobinChad:alpha-2-23Glu--Lys-beta-2. Am J HumGenet. 1968 Nov;20(6):570-8.
5.Ivaldi G, Barberio G, Harteveld C, et al. HbA2 measurements in beta-thalassemia and in other conditions. Thalassemia Rep 2014; 4:45–8.
6.Barberio G, Ivaldi G. (2020). Emoglobinopatie. Dalla diagnosi alle consulenze specialistiche . Piccin.
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